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SNAM: LA STRATEGIA

VISIONE AL 2030

In questi ultimi anni, Snam si è riposizionata per essere tra i protagonisti della grande trasformazione in atto nel settore energetico. La consolidata capacità di realizzare e gestire progetti nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale, le nuove competenze acquisite sui gas verdi e sui nuovi trend della transizione energetica, una crescente presenza internazionale in aree geografiche rilevanti anche per progetti greenfield integrati e l’ampio numero di partnership con più tipologie di investitori in diversi paesi, combinati in una strategia che pone al centro i fattori ESG, saranno essenziali per contribuire a sviluppare il sistema energetico del futuro, competitivo, sicuro e a zero emissioni nette.

Snam potrà cogliere nuove e importanti opportunità di sviluppo nel corso di tutto il prossimo decisivo decennio, nel quale è prevista una forte accelerazione della transizione energetica per raggiungere gli obiettivi “net zero” con investimenti crescenti, in particolare, nelle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio di energia, oltre che nei progetti lungo tutta la catena del valore dei gas verdi. Per questa ragione, in aggiunta al piano al 2025, che include investimenti sui quali già oggi c’è garanzia di ritorni, la società ha elaborato una visione più a lungo termine sulla propria evoluzione al 2030. Nel periodo 2021-2030 sono previsti fino a 23 miliardi di euro di opportunità di investimento in 3 aree di crescita: reti energetiche, stoccaggio di energia e progetti green.

Reti di energia: evoluzione verso una infrastruttura “multi-commodity” in grado di trasportare, oltre al gas naturale nella fase di transizione, anche biometano, idrogeno e, dove necessario, anidride carbonica. Sarà sviluppata progressivamente una rete dedicata all’idrogeno convertendo i gasdotti esistenti. Fino a €15 mld di investimento, di cui 12 mld nel trasporto di gas naturale e biometano (il 70% per sostituzioni con standard H2 ready su 3.000 km di rete e manutenzioni, la rimanente parte per la conversione di sei centrali di compressione dual-fuel, il supporto alla nuova domanda come il progetto in Sardegna e i nuovi allacciamenti e le iniziative per la riduzione delle emissioni e la digitalizzazione) e 3 mld nel trasporto di idrogeno (per il “repurposing” di 2.700 km di rete da Mazara del Vallo a Passo Gries e Tarvisio per il trasporto di idrogeno dall’Italia verso le aree del Nord Europa a maggiore domanda).

Stoccaggio: evoluzione verso un’azienda di stoccaggio “multi-commodity” (gas naturale, biometano, idrogeno, anidride carbonica) e che a tendere consenta anche soluzioni di sector coupling, ad esempio attraverso batterie. Fino a €5 mld di investimento, di cui 3 mld nello stoccaggio di gas naturale e biometano (consolidamento delle attività esistenti, sviluppo di investimenti H2 ready, conversione di sei centrali di compressione dual-fuel) e 2 mld in stoccaggio di energia (inclusi idrogeno, anidride carbonica, gas naturale e biometano).

Progetti green: evoluzione da progetti pilota a progetti scalabili nei gas verdi (biometano e idrogeno) lungo tutta la catena del valore per favorire lo sviluppo del mercato e contribuire alla decarbonizzazione. Proseguirà l’evoluzione della piattaforma esistente verso progetti più grandi di idrogeno, biometano e cattura dell’anidride carbonica in Italia e all’estero. Fino a €3 mld di investimento facendo leva sulle piattaforme esistenti per sviluppare iniziative di scala nell’idrogeno, anche in funzione di bandi e opportunità di finanziamento.

https://www.snam.it/it/index.html

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